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Le normative in materia di igiene alimentare risalgono al 1993 con la direttiva europea 43/93/CEE. È opportuno conoscere in ambito HACCP normativa e sanzioni che regolano l’industria alimentare per non trovarsi in illeciti. In Italia la direttiva 43/93/CEE venne tradotta nel Decreto Legislativo 155/97 che stabiliva le norme di igiene degli alimenti, ossia tutte quelle misure atte a garantire la sicurezza alimentare in ciascuna fase della filiera produttiva, che sono racchiuse nel piano HACCP. IL DL 155/97 sanciva anche nuove regolamentazioni in termini di industria alimentare e salubrità degli alimenti. Tuttavia con il passare del tempo si sono rese necessarie nuove regolamentazioni che sono state racchiuse nel pacchetto igiene 2004. Il pacchetto igiene contiene i regolamenti 852, 853, 854 e 882 che forniscono direttive più precise sull’igiene dei prodotti alimentari e sui controlli di ispezione e verifica specialmente nella zootecnia. L’applicazione del pacchetto igiene ha prodotto, a livello comunitario e nazionale, l’abrogazione di norme precedenti non confacenti ai nuovi regolamenti. Infatti la direttiva CE 41/2004 ha abrogato tutti i decreti legislativi degli anni precedenti in materia di igiene alimentare, compreso il DL 155/97 e per questo motivo ha assunto anche il nome di direttiva killer. Inoltre il DL 155/97 è stato sostituito dal DL 193/07, il quale attua, a livello nazionale, la direttiva 41/2004/CE per quanto riguarda i controlli per la sicurezza alimentare e l’applicazione dei regolamenti comunitari del pacchetto igiene 2004. Le nuove normative HACCP stabiliscono anche nuove sanzioni per l’inadempienza dei regolamenti del pacchetto igiene 2004 e mancata applicazione del sistema HACCP. Quali sono le sanzioni previste? Il mancato rispetto dei requisiti igienici pone una sanzione da 500 a 3000 €, non aver elaborato un piano HACCP o non applicare le procedure di autocontrollo da 1000 a 6000€, la mancata registrazione dell’azienda da 1000 a 3000€.